Mala Tibetano: come sceglierlo e come si usa - Tentazioni Verona

Mala Tibetano: come sceglierlo e come si usa

Mala tibetano

Rosario buddista, collana composta da 108 sfere in pietra dura naturale annodate una ad una

Mala Tibetano 108 grani in pietre dure naturali

Cos’è il Mala Tibetano e come si usa

La storia di questi gioielli è millenaria e il loro uso è legato alla preghiera, alle pratiche spirituali e alla meditazione tipiche delle religioni orientali. Sono indifferentemente usati sia dagli induisti che dai buddhisti.

Oltre alla loro funzione religiosa questi gioielli composti da 108 grani vengono anche utilizzati come collane o braccialetti, per dare un tocco di eleganza etnica all’outfit di uomini e donne.

Le analogie con il nostro rosario sono evidenti (non a caso il Mala Tibitano o, più correttamente la Mala, viene indicato anche come rosario indiano).

E infatti, proprio come un rosario, viene utilizzato per tener conto delle ripetizioni del mantra o dei nomi di una divinità. In questo è uno strumento di consapevolezza e di aiuto nella ricerca della totale concentrazione.

Come mantenere un mala

Pur se utilizzato come accessorio, non va dimenticata la sua funzione, pertanto ci sono alcune cose da sapere per il suo corretto utilizzo e la sua cura e manutenzione.

Non dovresti utilizzarlo durante il bagno, soprattutto se utilizzi modelli in legno e con il filo di cotone interno (che potrebbe indebolirsi); per lo stesso motivo, meglio toglierlo prima di andare a dormire o di attività fisiche che rischierebbero di pregiudicare o spezzare il filo.

I prodotti di Antracite sono realizzati in maniera artigianale e interamente a mano tenendo conto anche di questi aspetti, in particolare tra ogni pietra è presente un nodo realizzato a mano che, oltre ad avere una funzione pratica - la collana è più resistente - simboleggia anche l'unione tra gli esseri viventi.

Le parti in metallo sono in argento invecchiato, un materiale nobile che nel tempo diventa sempre più lucente e si sposa perfettamente con le pietre naturali.

Quando non la indossi, ti consigliamo di riporre la Mala in un sacchetto di cotone. Infatti, sia le pietre che l'argento, per mantenere la loro lucentezza, hanno bisogno di aria e luce. 

Infine, se utilizzi la mala come oggetto devozionale e dovesse cadere a terra, occorrerà indossarlo in testa (come corona) recitando le sillabe Om, Ah, Hum per tre volte.

Perché la Mala ha 108 grani?

Il 108 è un numero sacro non solo per la tradizione buddhista, ma anche per altre religioni indiane, le cui divinità hanno – appunto – centootto nomi. È il numero dei peccati nel buddhismo tibetano, 108 sono le linee di energia che formano il chakra del cuore, simboleggia l’unione di Siva e ShaktI ovverosia la creazione del mondo. 108 è anche il rapporto tra il raggio solare e quello terrestre, a testimonianza che la spiritualità orientale è, anche, il retaggio di conoscenze del cosmo e scientifiche, antiche e molto avanzate.

E si potrebbe andare avanti ancora a lungo: è per questo che la Mala Tibetana (o rosario indiano, altro nome con viene indicata) hanno 108 grani o perline, in pietra o legno profumato.

Quale mala scegliere?

Ci sono modelli da polso e modelli da collo e la scelta, in questo caso, può dipendere dal tuo gusto (se lo utilizzi come accessorio) o, se l’utilizzo è legato alle tue pratiche spirituali, dal materiale da cui è comporto e dal colore delle pietre.

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